…un tuffo nelle pulsioni profonde, un rinnovamento degli schemi figurativi accademici, ma anche la perdita di un mondo figurale…la materia dà risultati straordinari, le macchie che tracci sono un mondo autonomo, un paesaggio e possono essere portate a sistema, a esperienza totale.
Piero Del Giudice
(Milano 2010, presentazione su catalogo, Mostra personale “Interni del secolo breve” Galleria Ostrakon)